Intarsio dentale e corona protesica: quali sono le differenze?
Prima dell’estate abbiamo scritto un articolo sulla carie e su come prevenirla con una dieta equilibrata, ricordi? Nel caso in cui non avessi avuto tempo e modo di leggerlo, la carie è uno dei processi patologici più diffusi al mondo che, se trascurata, può portare perfino alla distruzione e alla perdita di un dente.
Continui ad avvertire una certa sensibilità ad uno dei denti posteriori, ossia i molari e premolari, ma non vuoi saperne di andare dal tuo dentista di fiducia per un controllo e un’otturazione?
Lo sai che questi denti sostengono tutto il carico della masticazione e, se la carie non viene “fermata per tempo”, rischia di rovinare la maggior parte della superficie del dente stesso?
Se ti passi la lingua sulla superficie del dente percepisci la presenza di un buco? Se stai annuendo però, sappi che molto probabilmente è troppo tardi valutare la classica otturazione.
Hai mai sentito parlare di intarsio dentale e corona protesica? Prosegui la lettura e avvicinati al mondo della protesi dentale, che diventa necessaria anche in presenza di carie molto profonde, estese e non curate.
Cos’è l’intarsio dentale?
L’intarsio, conosciuto anche come “restauro indiretto”, è la ricostruzione della parte mancante del dente eseguita in laboratorio e successivamente applicata alla superficie dentale rimanente attraverso una tecnica adesiva chiamata “cementazione”¹.
Talvolta l’otturazione diretta eseguita dal dentista, soprattutto quando la dimensione della superficie dentale da ricostruire è tanto ampia, può non essere sufficientemente efficace: l’intarsio, realizzato da tecnici specializzati, protegge il dente rendendolo resistente e forte, distribuisce in modo uniforme il carico masticatorio e, a livello estetico, non modifica l’armonia del tuo sorriso.
Quali sono i suoi vantaggi?
Contrariamente a quello che potrai pensare, l’intarsio dentale necessita solamente di due sedute per essere realizzato. La prima è dedicata esclusivamente alla preparazione del dente e alla presa dell’impronta; la seconda invece, che si svolgerà solo quando l’intarsio è pronto, è riservata alla cementazione.² Tra i due appuntamenti passeranno pochissimi giorni, 3-4 al massimo, durante i quali la cavità viene temporaneamente chiusa con una pasta provvisoria così da impedire a cibo e batteri di introdursi nel dente.
A differenza delle otturazioni di un tempo realizzate in amalgama e delle corone (che analizzeremo tra poco), l’intarsio viene realizzato senza metalli e con i materiali più idonei e biocompatibili del momento che garantiscono un alto grado di mimetismo estetico con il colore del tuo dente. Non solo, ma venendo progettato e realizzato in laboratorio sulla base della tua impronta, si adatta perfettamente alla tua bocca: i punti di contatto con i denti vicini, per esempio, vengono ristabiliti in maniera ottimale e la superficie masticatoria viene ricreata in armonia con quella dei denti nell’arcata opposta.
La durata è il quarto vantaggio di questo “intervento”: rispetto alla classica otturazione in composito, l’intarsio ha una durata ed una resistenza maggiori!
Cos’è invece la corona protesica?
Chiamata anche “capsula”, la corona è la ricostruzione completa in ceramica o zirconia della porzione esterna -quella visibile! – del dente del quale riproduce forma e colore³ e viene fissata tramite viti o cemento sia alla parte restante del dente sia all’impianto.
A differenza dell’intarsio, la corona è soggetta ad una sorta di invecchiamento -causato dalle modalità di realizzazione e dal suo successivo mantenimento igienico- che può limitarne la durata, sebbene venga considerato un atto terapeutico definitivo. Il bruxismo, per esempio, ne aumenta il rischio di usura.
Perché dovrei scegliere per la corona piuttosto che per l’intarsio?
Per quanto chiaramente la diagnosi finale spetti al professionista, i motivi principali per i quali optare per la realizzazione di una “capsula” sono legati alla distruzione quasi totale della corona naturale a causa di carie non curate o traumi importanti e al miglioramento della resistenza di denti già devitalizzati e quindi più fragili ed inclini alla frattura.
Si esegue, talvolta anche su denti sani, ove non si possano realizzare impianti ossei, per la realizzazione di ponti per la sostituzione di denti mancanti.⁴
In conclusione, quindi?
L’intarsio dentale, in definitiva, è la scelta meno invasiva tra le due. L’intarsio permette un sacrificio biologico molto minore e una resistenza nel tempo al quanto elevata.
Il modo migliore per salvaguardare la salute e la bellezza del tuo sorriso e della tua bocca è la quotidiana igiene orale. Non dimenticarlo.
Contatta i nostri professionisti per un appuntamento: sapranno analizzare al meglio la tua situazione e consigliarti il trattamento più indicato.